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Mostra Fotografica “My City is a World” di Gian Paolo Russo – Il Mattino 12/07/2024

Giovedì 11 luglio, alle ore 19:00, nel Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova a Napoli, è stata inaugurata la mostra fotografica “My City is a World” del napoletano Gian Paolo Russo. Curata da Giuseppe Reale, direttore del Complesso di Santa Maria La Nova, e supportata organizzativamente da Francesca Pagliari, l’esposizione ha riscosso un grande successo per affluenza di pubblico. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli e le impressioni dell’autore.

La Mostra

Russo presenta una narrazione visiva di Napoli attraverso 10 fotografie stampate su alluminio, che immortalano luoghi iconici della città partenopea. Con un allestimento in stile minimal, gli scatti dialogano armoniosamente con i marmi barocchi e gli affreschi storici del Cappellone di San Giacomo della Marca. Le fotografie catturano l’attenzione grazie a un sapiente uso dell’illuminazione artificiale, che proietta la luce dall’alto sulle lastre di alluminio per metterle in risalto.

Le Parole di Gian Paolo Russo

Questa è la sua prima mostra fotografica, un esordio in grande stile. È stata emozionante per lei questa “prima volta”? «La definirei una splendida avventura. Tutto il percorso che ha portato alla mostra è stato emozionante. Abbiamo iniziato a lavorare alla mostra dal mese di marzo, il ruolo di fotografo per me è una novità che mi ha portato a uscire dalla mia comfort zone. Quindi, questa per me è stata un’esperienza completamente nuova, fortunatamente molto piacevole e che ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico».

Il Cappellone di San Giacomo della Marca, dove è ambientata la mostra, è già di suo ricco di opere d’arte. Che scelte ha fatto per far convivere le sue fotografie con l’ambiente preesistente? «Vista l’importanza e la ricchezza dell’ambiente in cui è stata organizzata l’esposizione, d’accordo con Giuseppe Reale e Francesca Pagliari, abbiamo optato per un allestimento minimalista che entrasse in punta di piedi in un ambiente così importante. Per fare questo abbiamo utilizzato dei materiali moderni, con la struttura espositiva in ferro e la decisione di stampare su allumino che ci ha permesso di evitare l’uso di cornici. Abbiamo cercato quindi in ogni modo di non andare in conflitto con l’ambiente circostante, ma creando un dialogo con esso. Siamo molto soddisfatti dell’allestimento e delle scelte di illuminazione».

La luce svolge un ruolo cruciale nelle sue fotografie, conferendo ai paesaggi un’atmosfera quasi fiabesca. Può parlarci della ricerca che ha condotto per ottenere questi risultati? «Alla base di questo lavoro c’è l’osservazione. Scattando nella città in cui vivo ho la possibilità di visitare lo stesso luogo più volte. La maggior parte di questi sono luoghi di passaggio, alcuni li vivo tutti i giorni e gli altri li posso raggiungere facilmente. Osservando un posto in diverse situazioni di luce a seconda di diversi momenti della giornata, e anche a seconda delle diverse stagioni, ho la possibilità di riflettere su quale sia la situazione ideale per realizzare quello scatto. Io penso quale possa essere l’orario ideale, ma poi bisogna fare dei tentativi, anche un piccolo dettaglio può cambiare radicalmente una foto».

Tra i luoghi iconici di Napoli immortalati nei suoi scatti in mostra, ce n’è uno che porta particolarmente nel cuore? «In molti di questi luoghi ci passo tutti i giorni, è difficile quindi sceglierne uno in particolare. Forse una delle mie foto preferite è quella della fermata dell’autobus a Posillipo, che abbiamo utilizzato anche come locandina della mostra. Mi ricorda una targa esposta fuori al negozio del mio barbiere di Posillipo, sulla quale è scritto “Le vie del signore sono infinite, ma Posillipo è la più bella”».

Vivendo quotidianamente Napoli, è facile abituarsi alla sua bellezza e darla per scontata. Qual è il segreto per continuare a farsi sorprendere da questa meravigliosa città? «Napoli, particolarmente in questo periodo, è apprezzata in tutto il mondo. La bellezza di questa città la possiamo declinare in tanti modi. Personalmente, ho scelto di concentrarmi sul paesaggio, cercando di coglierne gli aspetti che vanno oltre la quotidianità. Ma ci sono numerosi altri elementi che possono altrettanto sorprenderci. Basta pensare al Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, dove è stata ospitata la mostra. Quanti conoscevano già questo luogo? Quanti l’hanno visitato? Nonostante la sua posizione facilmente accessibile e la sua lunga storia, molti potrebbero non esserne a conoscenza. Napoli è ricca di luoghi splendidi che, immersi nella nostra routine quotidiana, tendiamo a dare per scontati o a ignorare. Per me, questa città è come la mia casa e, proprio come si ammira un bel quadro nelle mura domestiche, così è importante fermarsi a contemplare alcuni dei luoghi di Napoli per carpirne l’essenza. Alcuni descrivono Napoli come un grande palcoscenico dove ogni giorno si svolge una commedia. Io ho scelto di concentrarmi sul palcoscenico».

Leggi l’articolo completo su Il Mattino: Napoli, mostra “My City is a World” di Gian Paolo Russo

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